Lunghe battaglie degli animalisti e unanime sdegno generale non erano bastati a fermare le pratiche cruente che, nei mercati cinesi, prevedevano la macellazione e la bollitura a vivo di dolcissimi cani e gatti.
Questo orribile scempio, ora, sembra essersi finalmente concluso, con l’approvazione di una legge che esclude per la prima volta queste povere creature dall’elenco ufficiale degli animali commestibili.
Il testo è stato pubblicato dal ministero dell’Agricoltura cinese il 9 aprile 2020, segnando così inderogabilmente una storica svolta nelle abitudini alimentari nella terra di Confucio.
La decisione arriva dopo il divieto di febbraio sul commercio e il consumo di carne di animali selvatici.
Pratica tra l’altro sospettata della diffusione del Coronavirus.
Humane Society International stima che 10 milioni di cani siano uccisi ogni anno in Cina per la loro carne.
In particolare, migliaia di questi animali sono macellati durante la festa della carne di cane di Yulin, in condizioni molto crudeli.
C’è ancora molto da lavorare per preservare l’incolumità di molte innocenti bestiole, ma questa, se non altro, per il momento, è un ottima notizia!!
molto iteressante condivido pienamente